VACANZE A SCARLINO | COSA VEDERE OLTRE AL MARE

Abbiamo più volte parlato delle meraviglie naturali da vedere durante le vacanze a Scarlino. Certo, le spiagge e il verde, sono l’attrazione principale di questo gioiello della Maremma. Cala Violina e Cala Martina sono due paradisi che incantano i turisti di tutto il mondo. Ma le ricchezze di questo territorio non finiscono qui.
Scarlino è un piccolo borgo, incastonato tra bosco e mare, dove durante una passeggiata nel suo centro storico o appena fuori dall’abitato, i monumenti e le attrazioni restituiscono importanti pezzi di memoria.
Se state organizzando le vostre vacanze a Scarlino, ecco di seguito le visite che dovete mettere in programma.

Cosa visitare durante le vacanze a Scarlino. I luoghi storici

Il Borgo Medievale

Adagiato tra le pendici del Monte Alma e le acque cristalline, tra il verde e l’azzurro del mare, sotto un cielo che non è mai avaro di sole, Scarlino è un delizioso Borgo Medievale, accogliente, ben curato e pittoresco. Durante le vostre vacanze a Scarlino, vi consigliamo una passeggiata nell’atmosfera intima e suggestiva che questo piccolo paese di Maremma è in grado di regalare.
Avrete la possibilità di ammirare numerose testimonianze storiche e architettoniche e potrete rilassarvi ammirando gli affacci panoramici che si mostrano generosi agli occhi degli osservatori.
La sua visita è consigliata sia nel periodo estivo, magari al tramonto, che nel periodo destagionalizzato, per godere il pieno di quiete che questo luogo può regalare.

Il Palazzo comunale di Scarlino

Situato nel centro storico di Scarlino, è noto anche con il nome di Palazzo Pretorio. Edificio imponente con le pareti esterne in pietra, si articola su quattro livelli sfalzati nel rispetto del terreno dislivelllo del terreno in cui sorge.
La sua edificazione risale all’epoca medievale, tempo in cui era sede del comune e del tribunale. Nel tardo Duecento l’intera struttura venne ceduta da Ranieri Tinacci, signore locale, al comune di Pisa che acquistò anche altri beni immobili del centro storico, fino ad allora appartenuti alla famiglia degli Aldobrandeschi.
In epoca seicentesca il Palazzo Pretorio subì un’importante ristrutturazione che vide aggiungere la Torre dell’Orologio, poi abbattuta nel 1950 per rischio di crollo. In epoca moderna, l’edificio rientrava all’interno della giurisdizione del Principato di Piombino e, dopo l’ingresso nel Granducato di Toscana, appartenne al comune di Gavorrano, fino all’istituzione del comune di Scarlino di cui divenne sede. Sulle facciate sono visibili due stemmi. Su quella principale quello che rappresenta il comune di Scarlino, in posizione angolare quello appartenente alla famiglia Appiani di Piombino.

Il Museo Archeologico del Portus Scabris

Il Museo del Portus Scabris di Scarlino è un vero scrigno dei segreti del mare. Rinvenuti durante gli scavi archeologici subacquei effettuati prima della costruzione del porto turistico, i reperti dimostrano un intenso traffico di navi mercantili già a partire dal III secolo a.C. Tra gli oggetti archeologici rivenuti e presenti nel Museo, oggetti caduti accidentalmente in mare durante il carico e lo scarico delle navi, anfore e vasellame danneggiati durante i viaggi e gettati in mare per liberare le stive. Il museo ha sede in un casello idraulico dei primi del ‘900 che si affaccia su una zona umida, il padule di Scarlino, un tempo grande e salubre lago costiero, oggi area protetta di rilevanza naturalistica internazionale.

La Rocca Pisana

Nota anche con i nomi di Castello di Scarlino e Rocca Aldobrandesca di Scarlino, sorge a 230 m.sl.m., dominando il borgo Medievale da una posizione privilegiata. La sua prima menzione risale al 973. In quell’anno il possedimento era degli Aldobrandeschi, nobile famiglia che nel corso del Medioevo dominò gran parte dei territori della Maremma e dell’Amiata. Nel 1277 fu ceduta al comune di Pisa che effettuò opere di ristrutturazione e ampliamento. Nel 1399 Scarlino passò agli Appiano che effettuarono una nuova ristrutturazione della rocca con la costruzione della seconda cinta muraria. Oggi è possibile ammirare gli imponenti ruderi della costruzione, le tre torri angolari di forme differenti e le cortine murarie.

La Villa Romana in Località Puntone Vecchio

Costruita intorno al I secolo a.C., la villa romana fu probabilmente in uso fino alla prima metà del III secolo d.C.
Del vasto complesso edilizio, si conservano i resti dell’impianto termale con le strutture murarie in laterizio pertinenti a tre ambienti dotati di un sistema di riscaldamento.
Questo era ottenuto tramite un focolare posto al di sotto del piano pavimentale tenuto sospeso da una serie di pilastrini. In ognuno dei vani della villa è visibile l’imboccatura del focolare e la vasca semicircolare.