Monte Argentario era probabilmente in origine un’isola successivamente “ancorata” alla costa tirrenica dai tomboli della Feniglia e della Giannella, formatisi per l’accumolo dei detriti trasportati dai fiumi e dalle correnti marine.
Il Promontorio, interamente montuoso (m 635) è caratterizzato da coste alte e rocciose, dove si può ammirare la famosa palma nana che nasce spontanea in loco, è ricoperta da una fitta macchia mediterranea, che si alterna alle coltivazioni di olivi, di viti e di alberi da frutto. Nei vigneti, faticosamente ricavati terrazzando i fianchi del monte, si coltivano i rari vitigni Ansonico e Riminese.
L’economia dell’Argentario, un tempo basata esclusivamente sulla pesca, trova oggi nel turismo la sua principale risorsa.